A est di Pesek si apre la valle di Vrhpolje: una zona ai confini della cosiddetta "Ciceria", tradizionalmente agricola, ricca di campi e di frutteti.
La valle è percorsa da un rivo, privo di vere e proprie sorgenti: scorre solo durante i periodi di pioggia, dalla quale è alimentato. Questo rio porta oggi l'inquietante nome di "Krvavi Potok" ("Rio del Sangue"), ed il medesimo toponimo contraddistingue anche il piccolo paese, che sorge dove la strada tra Pesek e Nasirec scavalca il rio.
La valle è percorsa da un rivo, privo di vere e proprie sorgenti: scorre solo durante i periodi di pioggia, dalla quale è alimentato. Questo rio porta oggi l'inquietante nome di "Krvavi Potok" ("Rio del Sangue"), ed il medesimo toponimo contraddistingue anche il piccolo paese, che sorge dove la strada tra Pesek e Nasirec scavalca il rio.
Per trovare l'origine del toponimo dobbiamo andare agli inizi del XIX sec., all'epoca dell'occupazione francese.
Pare che la zona all'epoca fosse infestata da banditi, che rapinavano i viandanti, e quindi il 24 marzo 1810 il maresciallo Marmont promulgò il seguente editto:
Considerando
che la strada da Trieste a Fiume è stata in tutti i tempi infestata da assassini
che i disordini i quali avevano momentaneamente cessato ricominciano con più forza che mai e che gli è pubblicamente notorio essere stati questi disordini commessi dagli abitanti delle Comuni situate a traverso di questa strada
Volendo mettere un termine a simili disordini ed essendo l'unico mezzo di pervenirvi quello d interessare la gente onesta delle Comuni medesime onde concorrano alla punizione de colpevoli
Abbiamo ordinato ed ordiniamo quanto siegue
Articolo 1 - Le Comuni situate sulla strada da Trieste a Fiume sono risponsabili degli avvenimenti contrarj alla sicurezza pubblica che seguiranno sul loro territorio
Articolo 2 - Gli abitanti sono solidarìamente garanti del rimborso degli effetti derubati a viaggiatori salvo ad essi però d'essere risarciti sopra i bèni de colpevoli allorchè questi saranno stati denunciati presi e consegnati alla giustizia
Articolo 3 - Seguendo un assassinio si prenderà dalla comune sul cui territorio sarà stato commesso un numero d individui doppio di quello degli assassinati in qualità di ostaggi i quali verranno spediti al castello di Trieste per rimanervi sino a tanto che i colpevoli saranno stati fermati e consegnati alla giustizia
Articolo 4 - I colpevoli condannati a morte dalle commissioni militari dopo essere stati giustiziati verranno esposti sulla pubblica strada ad una delle entrate della loro Comune e vi resteranno indeterminatamente Gli abitanti di queste Comuni saranno almeno per sei mesi risponsabili della conservazione de corpi de condannati nel luogo ove saranno stati esposti sotto pena di una multa di mille franchi a profitto della cassa di beneficenza di Trieste
Articolo 5 - II generale comandante la prima divisione militare delle provincie Illiriche ed il generale capo dello stato maggiore generale sono incaricati ciascuno in ciò che li risguarda dell'esecuzione del presente ordine il quale sarà stampato negl idiomi italiano ed illirico affisso e pubblicato per tre Domeniche consecutive dal pulpito di ogni parrocchia ed affisso alla porta della ChiesaAll'editto seguì una feroce repressione: e numerosi "cici" abitanti della zona, imputati di aver rubato alcuni cavalli a dei soldati francesi, furono sommariamente giustiziati sulla strada, proprio in prossimità del rivo, che si guadagnò così il macabro nome che oggi, a distanza di due secoli, sopravvive ancora.
Bibliografia:
Giuseppe Mainati - "Croniche ossia memorie storiche sacro-profane di Trieste"
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